Ramo armato
26/05/2021
parallax background

Non omnis moriar (1997 - in corso)

Una delle soluzioni più felici di opere tridimensionali di grandi dimensioni oltre che profonda riflessione sul duplice tema del giocattolo e della guerra è Non omnis moriar, un’installazione composta da soldatini in scala reale realizzati mediante assemblaggio di carta pesta, cartone e pittura a olio e la cui testa consiste in bulbi per l’illuminazione da esterno. Si tratta di una versione su grande scala delle cosiddette teste biglia, serie di soldatini la cui testa è stata sostituita da una biglia. Il titolo dell’opera si rifà al passo delle Odi di Orazio e viene generalmente tradotta come “non morirò del tutto”, infatti, nella composizione si vedono quattro soldati che puntano le armi verso un quinto soldato sdraiato a terra, la cui luce emanata dalla sua lampadina è più fioca ma non del tutto spenta. Di quest’opera l’artista ha realizzato due versioni su larga scala: una al museo di Tortolì (provincia di Nuoro) “Su logu de s’iscultura” nel 1998 e una per la fondazione VAF nel 1997, conservata dal Mart di Trento e Rovereto.

non-omnis-moriar-01
Non omnis moriar, soldati di plastica e lampade da giardino, h cm 185 cadauno, 1997, Courtesy G. Croppi.